Polenta e Baccalà - Ricetta di mio nonno Giovanni - 1930 circa
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Premessa: ai Critici la propria consegna
anche parlando di cucina Il perché dellopera. Ricordi. La mensa. Intruglio La bellezza della tavola, il rito, la cucina moderna, la sincerità di piatti paesani e la necessità dabbandonare lesotismo. La sapienza delle nostre donne. Il baccalà piatto tipico per eccellenza. Come si prepara. Piatto dispendioso (no) costoso si per il tempo e per le cure. La polenta La cucina vicentina antica olio la ola lantian cipolla la tecia (la tera) sedano il Paò prezzemolo sardelle |
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La disposizione |
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Stabiliamo una volta per sempre e chiaramente quale è il baccalà che entra nella famosa pietanza A Vicenza, non vi è dubbio di sorta, ma in altre province chiamano baccalà quello che che noi chiamiamo in bertagnin e chiamano stoccafisso quello che noi diciamo baccalà. Insomma e quello secco, quello che prima dessere ammannito devessere battuto la scelta la battitura la bagnatura |
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La preparazione liberato da tutte le spine, le ossa, le pinne, lo si taglia a pezzi cercando di non spappolarlo, e vedendo che i pezzi abbiano tutti la loro parte di pelle che sarà disposta all'ingiù. Il condimento per un baccalà, che dopo la bagnatura, sarà sul peso di circa Kg 2 occorre: sedano - due belle gambe prezzemolo una ricca manciata aglio o cipolla o delluno o dellaltra una piccola quantità (due spicchi oppure una mezza cipolla) sardelle almeno 6, ma belle grosse polpose, di quelle in sale in barile, lideale sarebbe trovare quelle provenienti da Lissa |
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Dopo aver liberato le sardelle dalle lische, dalle squame e dalle teste si taglieranno e si taglieranno pure sedano, prezzemolo, laglio o la cipolla (mi raccomando poca cosa delluno o dell altra) sino ad ottenere un composto quanto mai minuto e amalgamato. A detto composto si unirà un buon etto di formaggio grana grattugiato e un buon etto di pane biscotto pure grattugiato e si amalgamerà il tutto, ricondan- dosi di unire sale in abbon- danza e due belle prese di pepe, qualcuno unisce anche lodor di cannella, io no perché il baccalà, che è sincero, non vuole essere troppo alterato nel suo sapore. |
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Non dimentichiamo che lolio è lamante del baccalà e quindi nel nostro tegame, prima dogni altra preparazione verseremo in quantità tale non solo da ungerlo ma da vederlo veramente scorrere, e disponiamo i nostri pezzi con un po di maestria a raggera e tutti con la pelle rivolta allingiù. Sopra questo primo strato stenderemo una bella manciata di quel famoso intruglio che abbiamo preparato e disponiamo il secondo strato di baccalà cospargendo il tutto con la parte di detto intruglio. |
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Tra pezzo e pezzo uniremo qualche po di burro (200 grammi per 2 kg. di baccalà) e verseremo olio in quantità tale da vedere il nostro baccalà completamente coperto. Fatto questo, ricordiamoci di non toccare più con forchetta o cucchiaio il nostro baccalà e per portarlo a tavola a cucinatura avvenuta tale quale lo avremmo preparato e così da dare alla sua superficie quasi lapparenza di una torta. |