Sardee in saor

Questo bigliettino è un dolce ricordo della contrà. Mi fù regalato insieme ad una coppa per una memorabile mangiata di sardee in saor. A questo piatto sono legati altri momenti, alcuni molto importanti, come il matrimonio di mio nipote Remo. Partito da noventa alla volta di Volterra con 8 chili di sardine in bagagliaio, ed altre vettovaglie assortite, tra cui uno splendido patè di ricciola, dopo una quindicina di chilometri decisi di speronare una punto, una constatazione amichevole da guinness dei primati, preccupato più per la salute delle sardine che della povera ragazzina che avevo testé "inculato". Coda da 10 km a Firenze, finalmente verso le sette di sera arrivai con mia sorella Anna a Volterra, nella splendida villa di Ilaria. Duri, determinati e decisi, io e Remo attaccammo le sardine che furono domate e coperte con una calda copertina di cipolle verso l'una di notte. Anna formidabile sorella maggiore intervenne più volte in nostro aiuto, perfino con un miracoloso massaggio alla mia dolorante schiena provata e quasi vinta dai piccoli pesciolini. Il giorno dopo fecero la loro bella figura e tennero alto il nome del veneto in terra toscana, assieme a dei mervigliosi piatti preparati dagli sposi.

1 kg. di sardine freschissime - 2 belle cipolle bianche - un pugno d’uvetta passa - tre cucchiai di pinoli - 1/2 bicchiere d’aceto di vino rosso d’ottima qualità - olio per friggere - tre cucchiai d’olio extravergine d’oliva - farina bianca e sale q.b.
Un capolavoro della cucina veneziana. Pulire le sardine staccando la testa, togliendo la lisca e aprendole a libro, lavarle e asciugarle con cura, infine infarinarle e friggerle in abbondante olio caldo, disporle su carta assorbente e salarle. Tagliare la cipolla a fettine e stufarla a fuoco dolce nelle tre cucchiaiate d’olio per dieci minuti, aggiungere l’aceto alzare la fiamma e sfumare, completando il tutto con i pinoli e l’uvetta, rinvenuta per 20 minuti in acqua. Disporre in una pirofila le sardine a strati alternandole con la cipolla (ultimo strato di cipolle), comprime dolcemente con le mani. Lasciare riposare in luogo fresco per almeno 12 ore e poi servire a temperatura ambiente. Una gustosa variante si ottiene sostituendo all'uvetta e ai pinoli, una trentina di aghi di rosmarino da aggiungere alle cipolle insieme con l'aceto.

Uno dei miei cavalli di battaglia