Polenta

Farina gialla - acqua - sale q.b.

La polenta .... la gialla bandiera del veneto ... é difficile dare le misure, come dicono i toscani è facile da fare: la seconda volta! In ogni modo calcolare una tazza d’acqua a testa, portarla a bollore già salata in un paiolo, aggiungere la farina a pioggia, rimestando con la frusta, sino a raggiungere un po' meno della consistenza desiderata, lasciare poi cuocere, mescolando spesso, per quaranta minuti, versare sul tondo "panaro" e servirla subito bella fumante oppure lasciarla raffreddare e poi "brustolarla" a fette sulle braci, o invece friggerla tagliata a losanghe. A titolo d’indicazione il rapporto fra farina e acqua è uno a tre (500 gr. di farina, 1,5 lt. di acqua).Una variante lagunare della polenta, tramandata da mia zia Lena: la grandissima zia preparava la polenta alla moda dei barcaioli veneziani, una volta versata la farina e raggiunta la giusta consistenza, la lasciava cuocere a recipiente coperto per quaranta minuti senza mai mescolare a fuoco dolcissimo, alla fine la rigirava sul panaro come si trattasse di un dolce. Se la pentola è di rame oppure rivestita in teflon il fuoco poco superiore a quello di una candela il risultato è uno splendido zuccotto color dell’oro antico con una bella crosticina.