il mito americano dell'uomo, che pur di umili natali, diventa presidente degli Stati Uniti, trova nella pummarola un perfetto riscontro: da semplici e "poveri" ingredienti nasce il numero uno dei sughi. Questa meraviglia si può preparare in molti modi, a parer mio i più gustosi sono i seguenti:
| Seconda versione: analoga alla precedente, si differenzia per il soffritto, composto da olio, due spicchi d’aglio (interi versione soft - tritati versione hard), un peperoncino, e per l’aggiunta finale di un generoso trito di prezzemolo. | Terza versione: per gli stomaci più delicati si può eliminare il soffritto; si scalda perciò solo un po’ d’olio aggiungendo i pomodori si completa la cottura ed alla fine si aggiunge un bel ciuffo di foglie di basilico spezzettate con le mani. | P.S. Se usate i pelati vi consiglio di aggiungere al sugo anche un cucchiaino di zucchero, mentre i pomodori freschi andrebbero tuffati in acqua bollente per un minuto e quindi spelati primi di utilizzarli. |
A pummarola a modo mio: quando il caldo sole d'agosto ci regala uno dei suoi frutti migliori, in altre parole quei pomodori che non a caso portano il nome di un santo "San Marzano" e che i blasfemi chiamano pomodori a peretta (meriterebbero anni d’atroci torture) solo allora, si può preparare questa mia semplice ma gustosissima ricetta. Dovete calcolare due pomodori a testa e tuffarli per un minuto in acqua bollente, quindi spelarli ed infine tagliarli a metà nel senso della lunghezza e quindi, sempre nello stesso senso, a striscioline larghe come una tagliatella. In una padella fate scaldare abbondante olio extra vergine d'oliva (3 cucchiai per persona) e quando é quasi fumante aggiungete le striscioline di pomodoro, mescolandole con dolcezza per non romperle; fate cuocere il tutto solo per tre minuti a fuoco vivissimo, aggiustando infine il sugo con un pizzico di sale e poi completate il tutto con abbondante basilico fresco.