Pesce veloce del Baltico e crema di mais
ovvero Polenta e baccalà alla vicentina |
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Chi s'è che ga inventà polenta e baccalà disimelo creature sto genio sto portento che toga le misure per farghe un monumento ... |
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Preparazione: lavare il baccalà,
eliminare le lische, tagliarlo in pezzi il più possibile regolari
(quadrati di circa 12 cm. di lato) ed infarinarlo leggermente; utilizzare
le lische per il brodo partendo da un litro dacqua, per raggiungere
così la dose indicata. Fare un trito molto fine con due cipolle,
laglio, il prezzemolo, la gamba di sedano, le acciughe (ripulite
con uno spicchio di limone dal sale e assolutamente non lavate), il pangrattato,
2 cucchiai di grana grattugiato, un bel pizzico di sale e infine un po
di pepe nero. Affettare la cipolla rimasta, non troppo sottilmente, e
ricoprire con le fettine il fondo della pentola, obbligatoriamente di
terracotta, aggiungendo anche un velo dolio ed ecco la vera pentola
inaderente di "teflon vicentino". Ora è giunto il momento
di abbracciare una delle due correnti di pensiero che dividono la città
del Palladio: "Arrotolatori" e "Stratificatori"; la
prima prevede di arrotolare i pezzi di baccalà ripieni di trito,
a modinvoltini, sinché la pentola non ne sia giustamente
sazia; la seconda consiglia di alternare strati di baccalà e di
trito rispettando i vincoli: primo strato di baccalà (con la pelle
rivolta verso il fondo della pentola), ultimo di trito e un numero complessivo
di almeno tre strati di baccalà. Indipendentemente dal modo scelto
per adagiare il baccalà nel dolce talamo di cipolla si procede
poi ricoprendolo con un bicchiere dolio, metà del latte e
del brodo di lische, si deve quindi comprimere con le mani il baccalà.
Ora inizia la paziente cottura che deve durare, sempre a fuoco lento senza
mai mescolare, per almeno quattro ore di cui la prima a bagnomaria sul
fuoco e le altre in forno. Aggiungere, quando il baccalà lo richiede,
il rimanente latte e brodo, allinizio dellultima ora di cottura
si deve coprire il baccalà con il rimanente grana.
Econsigliabile preparare il baccalà un giorno prima, farlo riposare per una notte in luogo fresco e poi riscaldarlo in forno molto dolce (90°) per almeno unora. Polenta calda, un vino rosso giovane, luce soffusa sono obbligatorie. Mio padre era un convinto arrotolatore io, al contrario, un pervicace stratificatore. |