Paella a modo mio
Questa ricetta è il mio piccolo contributo a questo merviglioso piatto, dosi e tempi di preparazioni sono il frutto dell’esperienza fatta sul “campo”.
Le dosi sono per almeno 10 persone, la paella richiede una giornata intera per la preparazione, una giornata dedicata alla cucina ma soprattutto agli amici, una giornata felice senza pensieri.
Passiamo agli ingredienti, sono molti, il consiglio è di “fare la spesa” al mattino in modo da poter dedicare tutta la giornata alla paella, fare le cose con comodo permette di arrivare riposato alla sera in modo da gustare con gli amici questo piatto è un trionfo di gusti.

Pesce:
800 gr. di seppioline
800 gr. di calamari
500 gr di code di gamberi grigi
400 gr. di canestrelli
2 kg di cozze
2 kg di vongole veraci
15 scampi
20 gamberoni o mazzancolle
 1 gallinella (è un pesce) oppure uno scorfanetto circa 300/400 gr.

Verdure:
300 gr. di piselli sgranati (vanno bene anche i pisellini primavera findus)
8 fondi di carciofo
4 peperoni gialli (possibilmente a 4 punte)
4 spicchi d’aglio – un bel ciuffo di prezzemolo
2 carote
2 coste di sedano
una cipolla

Altro:
1 kg di riso “semifino vialone nano”
2 bustine di zafferano meglio se in pistilli interi.
olio extra vergine d’oliva e sale q.b.
2 litri di vino bianco secco (uno per il pesce e uno per il cuoco!).

Le cose da fare sono molte, l’obbiettivo è arrivare almeno 40 minuti prima della cena con tutto pronto per la cottura finale, quindi se pensiamo una cena per le otto e mezza alle otto meno dieci dobbiamo essere pronti alla battaglia.
Ecco il mio piano:
Appena tornati dalla spesa, veso le 10 del mattino, mettere le vongole in un secchio con un pugno di sale grosso e coprirle con acqua, più stanno li a spurgare meglio è.
Con santa pazienza pulire il pesce, in particolare i canestrelli che sono sempre pieni di sabbia, mettere in una teglia i peperoni in forno preriscaldato a 200° e lasciare cuocere per 20 minuti, lasciandoli poi a raffreddare in forno spento.
Un rapido pranzetto, una breve pennichella e alle tre del pomeriggio si riparte con rinnovato entusiasmo.
Per prima cosa il “fumetto” in una pentola mettere tre litri d’acqua, le due carote il sedano e la cipolla intera, un cucchiao da tavola di sale grosso, la gallinella o lo scorfanetto, portare sul fuoco e al minimo lasciare sobbollire per almeno un’ora e mezzo.
È il momento di tritare finemente il prezzemolo con gli spicchi d’aglio, la quantità di prezzemolo deve essere generosa, questo battuto servirà molto spesso ed è molto comodo trovarlo sempre pronto.
Tagliare i calamari ad anelli e a tocchetti le seppioline, in una padella capace avviare un leggero soffritto di prezzemolo e aglio, aggiungere seppie e calamari, lasciare insaporire, un pizzicotto di sale e poi aggiungere un paio di bicchieri di vino, cuocere a fuoco dolce per una ventina di minuti, aggiungendo se necessario un po’ di vino e visto che ci siamo ci facciamo anche noi un bianchetto!
In una pentola più piccola sempre il solito soffritto, poi i piselli e i fondi di carciofo tagliati in otto spicchi, facciamo insaporire un bel pizzicotto di sale e poi copriamo con acqua e lasciamo cuocere a fuoco dolce per venti minuti.
Sempre un giro d’olio ed un cucchiaio di trito facciamo aprire le cozze, 5 minuti di gran fuoco a recipiente coperto, lasciare raffredare e poi sgusciarle, conservare le cozze in una terrina con un paio di mestoli del liquido di cottura.
Fare lo stesso servizio alle vongole, prima però risciaquarle in più acque e controllarle una per una, per assicurarci  che siano belle chiuse, basta batterle un paio di volte sul bordo del lavandino per accorgersi di quelle vuote, aperte o rotte che vanno senz’altro eliminate. Due maroni! Quindi ci meritiamo un altro bianchetto.
Spelare i peperoni, eliminare i semi,  tagliarli a striscioline conservandoli nel liquido che si è formato al loro interno durante la cottura.
Sgusciare i gamberoni o le mazzancolle facendo attenzione di lasciare la testa e il ciuffetto della coda, mentre i gamberi grigi vanno sgusciati completamente.
Siamo a buon punto, tutto ciò che deve essere cotto è cotto e ci si può riposare un po’ in attesa del gran finale.
Intorno alle otto va in scena il gran finale: la prima cosa è una veloce cottura degli scampi, che sono molto delicati e non vanno assolutamente riscadati, in una larga padella con un giro d’olio fai andare due tre o quattro minuti gli scampi, girandoli spesso, aggiungi un bicchiere di vino bianco e fai cuocere per sei o sette minuti a fuoco vivo e recipiente coperto e così coperti lasciali al calduccio in attesa del gran finale.
Disporre tutti gli ingredienti a portata di mano intorno al fornello e riepiloghiamo cosa dobbiamo avere a tua disposizione e tutto ben riscaldato:
il misto di seppie e calamari e si possono aggiungere anche le cozze e le vongole;
le verdure carciofi, piselli e le striscioline di peperoni;
il fumetto di pesce sul fuoco al minimo;
il pesce ancora crudo ovvero:
            canestrelli ben lavati
            gamberi grigi sgusciati
            gamberoni o mazzancolle;
gli scampi appena cotti;
un bicchiere di vino.

Adesso arriva il bello: in una capace padella, di circa 50 cm. di diametro, un bel giro d’olio e poi sul fuoco più grande inizia la tostatura del riso, momento fondamentale della paella. Il forte calore deve produrre una sorta di caramelizzazione degli amidi presenti sulla parte e esterna dei chicchi assicurando la perfetta tenuta alla cottura. Mi raccomando girare velocemente in modo che la tostatura sia uniforme, appena il riso cambia colore diventato leggermete dorato aggiungere il vino e lasciarlo consumare poi coprire con il fumetto di pesce, conservandone un paio di mestoli, dal momento dell’aggiunta del vino calcolare 15 o 16 minuti di cottura.

Dopo cinque minuti di cottura aggiungere il pesce crudo e le verdure, appena riprende il bollore il pesce cotto, tranne gli scampi. Arrivati a 12 minuti di cottura lo zafferano, poi assaggiare e se necessario aggiustare di sale. Continuare a scuotere la padella in modo che il riso non s’attacchi, mescolare il meno possibile e solo se necessario ancora del fumetto. Ecco ci siamo spegnere il fuoco, disporre gli scampi a raggera coprire e lasciare riposare per 6 minuti e poi buon appetito!