Minestrone di verdura

Quando il caldo estivo ci assale, abbiamo bisogno di molta acqua e di sali minerali per reintegrare le perdite di entrambi causate dalla sudorazione. Molti ricorrono a quei liquidi multicolori dai sapori improbabili, classificati come reintegratori salini, dimenticandosi che un buon piatto di minestrone appena tiepido o a temperatura ambiente è il migliore amico che possiamo avere!
Il minestrone non è un indistinto coacervo di verdure cotte in acqua alla viva il Parroco, dobbiamo prestare attenzione ai tempi di cottura e mescolare le verdure o i legumi al momento giusto.

2 carote - due costole o gambe di sedano - 100 gr. di fagioli freschi - 100 gr. di piselli - 2 pomodori San Marzano - 2 patate di medie dimensioni - 2 zucchine- 1 porro - 100 gr. di fagiolini verdi.

Ho dato un esempio di scelta di verdure ma possiamo variare a nostro piacimento le quantità e la composizione, importante però e rispettare i diversi tempi di cottura, patate, piselli e carote possono essere i primi a entrare in gioco in una pentola con 2 litri di acqua salata e bollente. Patate e carote tagliate a dadini. I fagioli vanno cotti per un'ora e mezza, scolati e aggiunti al minestrone dieci minuti prima della fine della cottura. Calcoliamo che per la cottura di patate, piselli e carote saranno necessari circa 35 minuti, per il porro tagliato a rondelle e i fagiolini tagliati in tre parti circa 20 minuti, per il sedano tagliato a fettine sottili 15 minuti, per le zucchine tagliate a spicchi circa 10 minuti e infine per i pomodori sbollentati sbucciati, privati dei semi e tagliati a dadini solo 5 minuti.

Con questi piccoli accorgimenti il minestrone passa da un gregge indistinto di verdure stracotte con un unico gusto a una sinfonia di aromi, poi prima di servirlo un giro d'olio o se volete sognare un cucchiaino a testa di pesto alla genovese!

Il grande Gualtiero Marchesi, un mio nume tutelare, nel suo libro "Oltre il fornello" spiega in modo perfetto l’importanza di cuocere al dente.
"Questa italianissima espressione (che le lingue straniere invano tenterebbero di tradurre) indica il preciso momento in cui la cottura di un alimento ha concluso il suo corso ... “Al dente” dunque non significa crudo o semicrudo, ma cotto esattamente al punto giusto. Ebbene, questo principio fondamentale non conviene soltanto alla pasta o al riso, ma pure alle verdure e ai legumi."