Pasta con le quaglie

Tanti anni fa a Noventa io ed il mio carissimo amico Dante (l’abbondante) per superare la tragica espansione dei nostri corpi, maturammo la “Fantozziana” decisione di praticare dello sport, nonostante ci sentissimo molto portati al “Subbuteo”, pensammo che fosse opportuno qualcosa di più movimentato: decidemmo per il ciclismo. In una tiepida domenica di prima estate armati di due possenti ferrivecchi attaccammo i colli Berici: una impervia salita, alla fine della quale Dante, dopo aver confessato alla Madonna tutte le sue piccole miserie umane, mi confidò di essere circondato da farfalle con gli scarponi. Nonostante tutto continuammo per l’intera estate le nostre escursioni, battezzate “Balene alla Deriva”, ed ogni fatica terminava a casa mia dove, dopo una clamorosa birra gelida, preparavo la pasta, l’unità di misura per Dante é “l’oceano di bigoli”. Una, d’origine siciliana (beata regione), diventò la nostra prediletta: la pasta con le quaglie o pasta alla Norma.

400 gr. di maccheroni - Pummarola seconda versione (con aglio intero) - 2 belle melanzane tonde - abbondante olio per friggere - sale q.b.

Tagliate a dadini, di circa 1,5 cm di lato, le melanzane e friggerle subito in abbondante olio caldissimo sino a che non siano ben dorate, tenendole al caldo, i pezzettini di melanzana fritta ricordano le succulente polpe delle quaglie e da qui il nome del piatto. Scolate i maccheroni al dente conditeli con il sugo di pomodoro, aggiungendo sopra le melanzane fritte; semplice e ottima!
N.B. Per la perfetta riuscita del piatto è necessario sincronizzare la cottura delle melanzane (circa 12 minuti) con quella dei maccheroni.